In pochi, e sinceramente anche chi scrive, avrebbero pensato che il Calcio a 5 fosse una realtà così forte e presente a Milano. Lo abbiamo potuto evincere con gioia venerdì 6 Marzo nella consueta cornice del teatro Sales dove, in poco meno di 3 settimane un terzo BIG dell'AIA a livello nazionaleMassimo Cumbo commissario della CAN 5, ha messo a disposizione il suo tempo per la crescita degli associati.

Alla sua terza visita meneghina, dopo i saluti istituzionali,  Massimo ha fatto una breve introduzione sull'evoluzione del Calcio a 5 a livello nazionale, sottolineando anche le importanti novità avvenuto da partire dal 2011 con la pubblicazione del primo regolamento in lingua italiana. 

Milano cresce, ma non stiamo parlando del capoluogo che ospiterà EXPO fra meno di 2 mesi, stiamo parlando della sua storica sezione che in questo principio di Marzo aumenta ancora i suoi numeri superando i 600 associati.

L'ultimo corso guidato dall'ormai veterano Luca De Angeli e brillantemente coadiuvato dal segretario Antonio Tursi ha portato 39 nuove giacchette nere pronte e vogliose di dare il "loro" calcio di inizio. Il corso iniziato a fine gennaio ha visto, come da consuetudine ormai, anche gli studenti di alcuni istituti milanesi che hanno seguito i corsi nelle proprie scuole.

"Da semper Milan l'è un gran Milan" certo ma non facciamo torto a nessuno se diciamo che negli ultimi anni lo possiamo affermare a petto gonfio e con sguardo fiero. Lo possiamo affermare in virtù delle grandi e belle novità che sono venute fuori dalla ultima RTO in sala Alessi a Palazzo Marino con Roberto Rosetti e alla presenza del Vice Presidente del consiglio comunale Andrea Fanzago, il Presidente regionale Arbitri Lombardia Alessandro Pizzi e il componente del Comitato Nazionale AIA Alberto Zaroli.

Quando eravamo bambini ci hanno insegnato che tutto ci serve a crescere e a diventare uomini, e questa affermazione è tanto più valida nella nostra associazione e nel nostro mondo.  Quando Giovedì 12 Febbraio al teatro Sales è venuto a raccontarci la sua scuola Angelo Cervellera, arbitro di CAN A, attraverso di lui davvero abbiamo capito che essere arbitro ti aiuta ad essere uomo, e che l'arbitraggio è scuola di e per la vita.

Cervellera ha permesso per 1 ora e mezza alle casacche nere meneghine di poter crescere tramite la sua esperienza quasi ventennale e il suo operato. Infatti la lezione verteva sull'analisi di episodi che lo hanno visto protagonista, dall'imprudenza alla simulazione, dal gioco pericoloso alle proteste e via dicendo con Angelo sempre pronto a mettersi in gioco spiegando cosa lo ha portato a prendere una determinata decisione in quella frazione di secondo prima di "fischiare nel pezzo di plastica".