Tardino-Illuzzi designati all’AIA Milano

Una serata, l’ennesima, di prestigio per la Sezione di Milano quella che è andata in scena martedì 21 gennaio. Gli associati, infatti, hanno avuto la possibilità di vivere e conoscere da vicino l’esperienza e, in generale, la straordinaria persona che è Lorenzo Illuzzi, arbitro della CAN B, appartenente alla Sezione di Molfetta, ma da qualche tempo spesso a Milano.

Insieme a lui è stato protagonista della serata una nostra eccellenza, Andrea Tardino: anche lui arruolato come assistente in CAN B, senza bisogno di presentazioni perché Milano, di fatto, è casa sua.

<<Questa è un’occasione importantissima e di cui siamo onorati, perché conoscendo Lorenzo al polo nazionale spesso abbiamo parlato della possibilità di fare una riunione con Andrea a Milano e finalmente siamo riusciti a trovare l’incastro giusto: l’opportunità per voi è ghiotta, non è facile avere un arbitro di Serie B a disposizione senza che venga sorteggiato come ospite nazionale. - ha esordito il presidente Lattanzi- Cercate di prendere il più possibile da Lorenzo e Andrea, fate domande e godetevi la serata, avrete modo di scoprire anche le persone eccezionali e disponibili che sono>>.

Dopo l’opportuna introduzione anche per i ragazzi dell’ultimo corso che si stanno affacciando solo ora al mondo arbitrale, Lorenzo ha voluto sottolineare <<la soddisfazione per essere finalmente riusciti ad organizzare una riunione a Milano: perché tanto è vero che la Sezione tramite Pietro mi ha presentato un invito, quanto che da tempo dicevo al vostro presidente di darmi dello spazio qui con voi, perché ci tenevo moltissimo>>.

La riunione è poi proseguita con lo stile di chi vuole davvero mettersi a disposizione: Lorenzo e Andrea sono stati dei veri mattatori della serata, partendo da un aspetto più indirizzato agli arbitri regionale e nazionali: la collaborazione arbitro e assistente non solo in campo, ma già dal briefing.

Lo scopo era quello di sviluppare nei presenti la consapevolezza di quanto sia importante riuscire a creare subito la chimica giusta tra le persone, << soprattutto perché a livello regionale ed ai primi livelli nazionali, arbitro e assistente spesso sono dei mezzi sconosciuti coi quali si deve andare a fare qualcosa come squadra: non si può pensare che creare il clima giusto non sia una priorità>>.

E così, con l’esempio di campo che Lorenzo utilizza per i suoi briefing, si è fatta una sorta di simulazione dello stesso, cercando di capire, grazie al supporto di Andrea, quali siano gli spunti da affrontare con maggiore attenzione, quali quelli in cui emergono le maggiori reciproche difficoltà, ovviamente immaginando di fare tutto senza auricolari o bandierine elettroniche. <<In Serie B ormai esistono strumenti efficientissimi per studiare squadre e calciatori. Ma anche voi potete oggi fare molto per cercare di conoscere qualcosa in più delle squadre: tantissimi ormai filmano gare anche della seconda e terza categoria: riuscire a dare un’occhiata a quello per vedere se c’è un calciatore veloce, piuttosto che uno particolarmente propenso a giocare palla terra o a lanciare, può darvi uno spunto importante, ma soprattutto inizia già a farvi vivere la partita, a farvi mettere con la testa sull’evento>>.

In seguito poi si è proceduto con la visione di episodi che spesso coinvolgevano Lorenzo e Andrea per situazioni vissute insieme, coinvolgendo i presenti nell’analisi. I ragazzi si sono mostrati predisposti alla partecipazione, intervenendo e chiedendo, cercando di capire fino in fondo quello che i due relatori presentavano alla nutrita platea.

In questo modo, con un rincorrersi anche di aneddoti sulle proprie esperienze e competenze, si è arrivati al termine di una riunione di cui gli associati si sono dichiarati soddisfatti e affascinati.

I più grossi ringraziamenti al padrone di casa Andrea Tardino e all’ospite, Lorenzo Illuzzi, che sembrava essere sempre stato uno di noi, per la meravigliosa opportunità di crescita associativa  e tecnica data ai nostri ragazzi che hanno potuto, in una sera, conoscere da vicino quanto si possa essere disponibili e umili nonostante in grandi traguardi raggiunti.