RTO OSPITE RENATO FAVERANI

In data 21 marzo 2016 durante la RTO come ospite abbiamo avuto il collega, ormai amico Renato Faverani della Sezione di Lodi.

 

Renato, con la sua dialettica, è stato capace d'intrattenere il folto e diversificato pubblico, per più dei classici 90'. Sarebbe andato ben oltre, se per esigenze organizzative non avessimo concluso la RTO, nei canonici tempi.

Renato ha sottolineato che la nostra Associazione ha creato e formato i tre che poi sono stati designati per la Finale dei Campionati mondiali in Brasile nel 2014. Da soli non si va da nessuna parte. La nostra Associazione è unica nel mondo ed in Europa dove ci sono altre blasonate federazioni. Capillarità, poli di allenamento, insomma una struttura completa e ben organizzata. Renato invitava tutti a utilizzare questa struttura, per crescere tramite il confronto, che nasce in Sezione, al polo d'allenamento, durante la lezione tecnica. Da qualche anno i colleghi in forza alle categorie nazionali, a vario titolo, o addirittura con incarichi internazionali, sono presenti nelle Sezioni parlando di un regolamento unico, dai giovanissimi provinciali alla partita di serie A. Renato ricordava che un tempo non era così, soprattutto in Sezioni piccole come la sua Lodi, non c'erano queste possibilità, quindi Ragazzi approfittatene!! Attenzione però a non sacrificare in modo sproporzionato studio e/o lavoro, poichè l'equilibrio è l'elemento che da forza all'arbitro. Renato ha ricordato altri elementi importanti nella costruzione dell'uomo arbitro, come Umiltà e Intensità. Per umiltà s'intende capacità di guardarsi indietro e riflettere, mentre per intensità s'intende mettere in pratica quanto gli OA/OT suggeriscono durante la visionatura. Avere la testa nel proporsi in modo pro attivo davanti ad una gara magari di categoria inferiore, dove poter mettere in pratica quanto suggerito e non sprecarla, sentendosi invece già arrivati, solo per l'anzianità al ruolo. Renato rivendica il copyright su un'idea che consiste in questo: "il treno che passa non è un'occasione fortunata, ma è conseguenza del lavoro precedente, nel preparare e porre le rotaie dove questo treno passerà. Tutti abbiamo recriminato e quando dico tutti dico tutti i 34000 associati. Anche per me, che ero un buon arbitro in CAN D, non ho digerito la dismissione, ma probabilmente c'erano arbitri più bravi di me e paradossalmente mi si è aperto un mondo, che mi ha dato più soddisfazioni."

Chiaramente da OT ha stimolato anche gli OA presenti, ricordando che queste figure hanno la mission di far crescere l'arbitro. Renato ha cocluso ricordando che la prima vittoria parte dalla designazione, poichè qualcuno crede in voi, per quella partita, senza vincolo di categoria. Dopo qualche domanda dal pubblico la serata s'è conclusa, sicuri di essere stati contagiati da quell'entusiasmo riposta verso la nostra Associazione. Grazie Renato